FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE IN SARDEGNA – 5° edizione – Racconto e foto della manifestazione 2019

In attesa della 6° edizione del Festival alla quale, ovviamente stiamo già lavorando, ecco il report della 5° edizione del FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE IN SARDEGNA organizzata dall’associazione Events Planning, che si è svolta a Cagliari l’ultimo week end di settembre presso il Lazzaretto di Sant’Elia. Diversamente dalle precedenti edizioni la manifestazione è durata ben 3 giornate (27-28-29 settembre 2019).

Ogni giornata aveva un suo tema guida:

  • La prima giornata : introduzione alla cultura giapponese e alle tematiche che si sarebbero poi sviluppate durante la manifestazione.
  • La seconda ” Affinità e legami tra Sardegna e Giappone”
  • la terza ” Giardini e fiori”

IL VENERDÌ- giornata introduttiva alla cultura giapponese- la manifestazione si è aperta con un intervista alla Maestra Sachiko Yamaguchi con la quale si è parlato di Giappone, di tradizioni, del sistema scolastico.

In seguito, per anticipare la tematica della seconda giornata “Affinità e legami tra Giappone e Sardegna”, è intervenuta la Dott.ssa Giulia Balzano, Archeologa e responsabile dei servizi educativi del Museo dell’ossidiana di Pau.                            Esistono al mondo due realtà museali dedicate in modo esclusivo all’ossidiana, il raro vetro vulcanico impiegato in preistoria per ottenere strumenti da lavoro di straordinaria efficacia:
– Uno è in Sardegna, nel piccolo paese di Pau, sul crinale orientale del massiccio vulcanico del Monte Arci;                                                                                                                   –  l’altro è in Giappone, nei boschi silenziosi delle Alpi nipponiche , nella prefettura di Nagano.
Due musei lontani nello spazio e vicini nei loro intenti di ricerca e di narrazione storica. Due realtà suggestivamente isolate nei loro territori di riferimento, e capaci di raccontare di profondi movimenti e relazioni tra donne e uomini dell’antichità.

La mattinata si è conclusa con la dimostrazione di PITTURA SUMI-E a cura della Maestra Kazuko Kataoka che, dopo aver presentato brevemente la sua arte, ha realizzato dei bellissimi disegni. Il termine “sumi-e “, composto da due parole che significano rispettivamente inchiostro nero e disegno, indica una forma d’arte nella quale l’inchiostro nero viene utilizzato in tutte le sue sfumature ottenute diluendo l’inchiostro nell’acqua. Il sumi-e deve rispettare dei criteri importanti quali la sobrietà e la spontaneità che devono colpire la sensibilità dello spettatore.

Nel pomeriggio si è svolta  “La via delle arti marziali” durante la quale si sono alternate le scuole di arti marziali

  • Aikikai Karalis per Aikido
  • La Scuola di Spada giapponese di Cagliari e l’Associazione sportiva dilettantistica Dojo sen no Sen di San Gavino per lo Iaido
  • Il Kyudo Club di Cagliari per Kyudo
  • La Scuola di Karate Kyokushinkai Sardegna per Il Karate

Per ciascuna delle arti marziali sopra citate è stata fatta una presentazione dal punto di vista storico-culturale a cui è seguita la dimostrazione pratica.                                          Durante il sabato e la domenica si sono svolte le lezioni delle varie discipline aperte anche al pubblico.

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Oltre alle attività programmate, dal venerdì alla domenica era possibile visitare lo spazio espositivo suddiviso in due parti: una parte dedicata all’esposizione di oggetti di natura o di ispirazione giapponese e un’ area totalmente dedicata alla mostra fotografica legata alla prima edizione del concorso “IL GIAPPONE DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA” per la quale diversi viaggiatori hanno partecipato alla call, le foto sono state votate dai visitatori del festival. Nell’area espositiva uomini, donne e bambini avevano la possibilità di fare delle foto ricordo in kimono; farsi scrivere il nome in kanji dalle maestre giapponesi Sachiko Yamaguchi e Kazuko Kataoka; farsi realizzare una caricatura a tema dal pittore Davide Portaluppi e richiedere informazioni per viaggi in Giappone.

Per i bambini vi era un’area loro dedicata dove si sono svolte delle attività sempre attinenti al mondo giapponese a cura di Jenny Carboni con il suo kamishibai e dello staff Events planning.

Sabato è stata esposta anche la JEEGUITAR, opera artistica, unica nel suo genere, ispirata al famoso anime di Go Nagai “Jeeg Robot” per celebrare i 40 anni dalla messa in onda in Italia. Da un idea di Stefano Carboni ,Creazione Pintus 2019 eSupporto tecnico Cristiano Pusceddu.

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Le foto del concorso:

  • La seconda giornata della manifestazione aveva per tema ” Affinità tra Sardegna e Giappone”.

La mattina si è svolto il laboratorio di ORIGAMI E ZEN a cura del monaco Davide K. Colombu che ha guidato i partecipanti nella realizzazione di diverse figure gru, simbolo di longevità che accomuna Sardegna e Giappone.

Nel pomeriggio si è svolta la conferenza dal titolo “Storia del kimono e simbologia celata a confronto con il costume sardo” a cura di Antonella Fiori e dello scrittore di “Desula” Giancarlo Casula. Durante la conferenza si sono alternati momenti di musica sarda con Enrico Frongia e Daniele Cuccu, vestizione dell’abito sardo di Desulo a cura di Caterina Casula, sfilata di kimono creati da Tiziana Contu della Petite Maison, indossati da Sara Busonera e sfilata di costumi sardi messi a disposizione dalla sarta Anna Maria Serra e indossati da Sara Etzi e Valentina Carta.

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In seguito si è svolta la CERIMONIA TRADIZIONALE DELLA VESTIZIONE DEL KIMONO con la Maestra Sachiko Yamaguchi, modella Claudia Cardia

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Contemporaneamente alle conferenze e cerimonie svoltesi nella sala conferenze, si sono svolti i laboratori della VIA DEL SAKE a cura del sakè sommelier Danilo Pia e dello Chef Massimiliano lai che hanno condotto i partecipanti in un esperienza sensoriale, nella quale hanno degustato 3 tipologie di sakè abbinate a dei piatti proposti dallo Chef

Non poteva mancare ovviamente l’area benessere, nella quale, durante le 3 giornate i visitatori hanno potuto conoscere i benefici dello shiatsu e del reiki insieme allo staff shiatsu di Caterina Serra e delle operatici reiki Daniela Masala e Ilaria Errico

 

  • Domenica 29 settembre, la 3° giornata della manifestazione, aveva come tema conduttore ” Giardini e fiori”.

La mattina si è svolta la conferenza “Le Geisha e le Hanamachi” tenuta da Antonella Fiori, seguita dal laboratorio di pittura SUMI-E tenuto dalla Maestra Kazuko Kataoka

Nel pomeriggio si è proseguito con la conferenza “I giardini giapponesi” tenuta da Rosi Sgaravatti, presidente della Sgaravatti Group, e si è concluso con la dimostrazione dell’arte dell’IKEBANA  con la Maestra Sachiko Yamaguchi.

 

 foto vincitrice del concorso “IL GIAPPONE DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA”

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Ringraziamenti (dal post del 2/10/2019  su facebook)

BELLEZZA, SERENITÀ’, ENERGIA POSITIVA sono le parole che mi vengono per descrivere l’esperienza di quest’anno. Ogni anno il Festival è un insieme di emozioni, di ostacoli da affrontare, ed è sempre unico e uguale solo a se stesso.
La 5° edizione, forte anche delle esperienze passate, l’ho vissuta con più serenità, quasi non sentivo la stanchezza, nonostante la manifestazione sia durata più degli anni precedenti.
E’ stata una manifestazione pura, grazie alle belle persone che mi hanno accompagnato in questo percorso, e che hanno fatto parte dell’organizzazione in tutti gli aspetti. Mai come in questa edizione ho sentito il calore e l’appoggio di tante persone che, senza saperlo, hanno saputo dire quelle 2 o 3 parole nei momenti giusti, per darmi la forza di arrivare fino in fondo.

Sarà un post lungo ma ho il dovere e piacere di ringraziare tutti i professionisti e collaboratori che hanno contribuito a rendere unica la 5° edizione del “Festival della cultura giapponese in Sardegna”.
Mi sento di dire che non eravamo uno staff ma una vera e propria famiglia.

Il primo ringraziamento va al mio super socio Lorenzo Uccheddu che non si è mai risparmiato, ha sempre lavorato ininterrottamente senza risparmiarsi mai per raggiungere gli obiettivi prefissati e che da 3 anni mi accompagna nel progetto Events Planning.
Ringrazio la mia famiglia che mi supporta costantemente.

Da parte mia e di Lorenzo va un sentito Grazie alle Maestre Sachiko Yamaguchi e Kazuko Kataoka che, non solo hanno partecipato come ospiti per far conoscere le loro arti dell’ikebana, della cerimonia della vestizione del kimono e della pittura sumi-e, ma sono state vere e propri membri della famiglia Events Planning, non si sono mai risparmiate, ci hanno aiutato in ogni modo possibile.

Bellissima collaborazione con i Maestri e gli allievi di tutte le scuole delle arti marziali che hanno partecipato con entusiasmo per far conoscere il mondo delle arti marziali.
Ringraziamo per primi Antonello Crabu, Antonello Corona, Massimiliano Zonza e tutti gli allievi al loro seguito della Scuola di Spada Giapponese Cagliari e L’Associazione sportiva dilettantistica Dojo Sen No Sen di San Gavino, che da 4 anni sostengono il festival e fanno conoscere l’arte della spada giapponese ai partecipanti;
proseguo col ringraziare Rinaldo Crespi e il Kyudo club cagliari che per il 2° anno hanno fatto parte della nostra squadra e anche loro, senza sosta, hanno presentato l’arte dell’arco giapponese; ringraziamo per la fiducia e la nuova collaborazione Piernicola Vespri e L’ass. Aikikai Karalis e Manlio Sorba con la Scuola di karate Kyokushinkai Sardegna per le discipline dell’Aikido e del Karate.

Hanno contribuito a diffondere quel senso di serenità e pace gli operatori, che con professionalità e gentilezza, hanno regalato trattamenti shiatsu e reiki a quanti volessero riceverli: ringraziamo per questo Caterina Serra e tutto lo staff di operatori shiatsu che collaborano con noi da 3 anni , e le operatrici reiki Ilaria Errico e Daniela Masala .
Proseguiamo col ringraziare:
Il Monaco Davide K. Colombu che con la sua estrema calma ha insegnato ai partecipanti la virtù dello zen associati alla realizzazione dell’origami della figura gru nelle sue varianti;
Il sommelier Danilo Pia, lo Chef Massimiliano Lai e la signora Alessandra Banchiero che hanno rinnovato la loro collaborazione al Festival, accompagnando anche quest’anno i partecipanti alla scoperta del sakè in un percorso sensoriale-degustativo;
Jenny Carboni, che presenza costante dalla prima edizione, fa conoscere e rallegra l’area bimbi con i suoi interessantissimi laboratori alla scoperta dell’arte del kamishibai.

Ringraziamo per la partecipazione e gli importanti contributi culturali all’evento:
– la Dott.ssa Giulia Balzano e il Museo dell’Ossidiana di Pau per la conferenza affinità e legami Sardegna-Giappone “La strada dell’ossidiana da Pau a Nagano”
-.Il Dott. Giancarlo Casula per la collaborazione alla conferenza
“ Storia del kimono e simbologia celata a confronto col costume sardo” accompagnato da Luigi Loi per l’assistenza tecnica, Enrico Frongia e Daniele Cuccu per l’accompagnamento musicale; Caterina Casula che ha indossato l’abito di Desulo,
Sara Etzi e Valentina Carta che hanno indossato l’abito tradizionale di Teulada forniti dalla sarta Annamaria Serra;
-@Tiziana Contu de “La petite Maison” che ha realizzato kimono e yukata indossati durante la conferenza per la parte giapponese,
– Antonio Piras e Sara Busonera per il supporto durante la sfilata nella conferenza;
– Claudia Cardia che si è prestata a fare da modella durante la Cerimonia della vestizione del kimono con la Maestra Sachiko;
– la Dott.ssa Rosi Sgaravatti e Sabina Ferrari per il contributo con la conferenza sui giardini giapponesi.
Per la parte espositiva ringraziamo, per la collaborazione e partecipazione,
– il pittore Davide Portaluppi per aver realizzato per noi i pannelli raffiguranti le due sagome per le foto ed esser stato presente durante le 3 giornate per realizzare delle caricature a quanti la richiedessero;
-ManuelaFiori Manu Sa per aver aiutato a indossare i kimono a bambini, uomini e donne che volessero fare una foto ricordo in abito tradizionale;
-@koko.gioielli di AriannaDiaz e Arghidda Ceramic di Titti Barraco
-@Paola Cossu per i quadri giapponesi
-@Griselda Tamberi per aver prestato i suoi yukata
-Maurizio Puma di Bonsardi Essenze del Mediterraneo
-@Daniele Bilancetta, Riccardo Cappai de l’agenzia Benares Viaggi
– Stefano Carboni con la sua Jeeguitar
-Simona Mulas presente con laPetiteMaison di Tiziana Contu.

Un caro ringraziamento a Nevina Cuccu e Antonella Uccheddu per aver preparato il pranzo allo staff il venerdì e per il supporto dato durante tutta la manifestazione;
-@AsiaFlora Di Serra Diego per averci fornito i fiori necessari alla dimostrazione di ikebana.

Per l’Importante supporto durante i 3 giorni della manifestazione e nel periodo antecedente, ringraziamo i volontari che ci hanno dedicato il loro tempo e la loro passione, che con entusiasmo e allegria ci hanno accompagnato in questo viaggio senza mai stancarsi:
Francesco Faa, Giuseppe Nobile, Ilaria Errico, Margherita Obino, Marika Francesca Casula, Martina Casula, Nicola Puddu, MichelaGigliotti Mi Ky, Milena Tocco, Nicola Canè, Silvia Caggianu, Anna Sardara Ananas Radar, Cinzia Scifoni;
-Il fotografo Mauro Liggi e tutte le persone che ci stanno passando i propri scatti.

Ringraziamo inoltre tutti i partecipanti al concorso fotografico, rinnovando i complimenti per i bellissimi scatti inviati che hanno permesso di far fare un viaggio per immagini in Giappone : Barbara Corso, Regina Usai, Ricardo Trois, Stefania Lecca, Werther Bertoloni, Sonia Spiga, Rosalia Italiano,Pietro Loi, Patrizia Cugusi, Gianluigi Fois, Paola Ollanu, Federico Dessì, Elena Maricosu, Daniele Bilancetta, Chiara Usala

Ringraziamo Lazzaretto Chiara Corona, Morgan Cera e tutto lo staff della cooperativa Sant’Elia; Vladimiro Murgia e lo staff del bar della La Terrazza Del Lazzaretto per la collaborazione, il supporto e disponibilità costante, prima – durante e dopo la manifestazione.
Infine, ultimi ma non per importanza, ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato con entusiasmo e curiosità alle 3 giornate della manifestazione.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI
Antonella e Lorenzo

“Giappone dal nostro punto di vista” Concorso fotografico legato al Festival della cultura giapponese in Sardegna 5°

La 5°edizione del “Festival della cultura giapponese in Sardegna” organizzato dall’associazione culturale Events Planning quest’anno si svolgerà dal 27 settembre al 29 settembre con orario continuato dalle 10 del mattino alle 21:00 presso il Lazzaretto di Sant’Elia a Cagliari.

Per quest’anno l’associazione ha deciso di coinvolgere chi, per un motivo o per l’altro, è stato in Giappone e vuole condividere alcuni momenti della propria esperienza attraverso l’esposizione delle foto che ritiene più significative dal proprio punto di vista.

Gli interessati sono invitati a leggere il regolamento e a contattarci esclusivamente attraverso la mail indicata.

REGOLAMENTO
Il concorso fotografico GIAPPONE: IL NOSTRO PUNTO DI VISTA”, alla sua prima edizione, si svolgerà all’interno della 5a Edizione del Festival della Cultura Giapponese in Sardegna, il 27 – 28 – 29 Settembre 2019, presso il Lazzaretto di Sant’Elia a Cagliari.
L’obiettivo è di raccontare, tramite fotografie, la terra del Sol Levante.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

  • La partecipazione al concorso è aperta a tutti coloro che, durante un viaggio in Giappone, hanno realizzato delle fotografie a persone, paesaggi, monumenti, eventi, tradizioni, ecc… del territorio giapponese.
  • Ogni partecipante potrà inviare fino a un massimo di n.10 fotografie tramite la mail eventsplanning.concorso@gmail.com

rinominando i files con numero, titolo e autore ad esempio: 01, Castello di Osaka, Nome e Cognome Autore.

La MAIL di candidatura con le proprie foto andrà inviata ENTRO IL 20 AGOSTO 2019.

  • Le fotografie dovranno essere di buona qualità, a colori o in bianco e nero, orizzontali o verticali purché siano in formato JPEG e prive di firme, segni di riconoscimento dell’autore o di eccessiva manomissione tramite applicazioni smartphone o programmi pc (photoshop, ecc..) causa l’esclusione dal concorso della fotografia e del candidato stesso.

I candidati che saranno selezionati per esporre le proprie fotografie avranno diritto ad avere ACCESSO GRATUITO alla 5a edizione del Festival della Cultura Giapponese in Sardegna esclusa la partecipazione alle attività a numero chiuso.

TERMINI DI CONSEGNA DEL MATERIALE PER I SELEZIONATI
L’Associazione Events Planning selezionerà fino ad un massimo di n.5 fotografie per ogni candidato che verrà successivamente ricontattato ed invitato a stampare, in formato A4, le fotografie selezionate e consegnarle entro e non oltre il 07 settembre 2019 nei modi da concordarsi.
GIURIA
Le fotografie verranno votate da ogni singolo partecipante al Festival, con l’assegnazione di una sola preferenza.
PREMI
Verrà premiata la fotografia che alla fine dello svolgimento del Festival avrà raccolto maggiori preferenze. La fotografia vincitrice verrà pubblicata nei social media
dell’Associazione e l’autore riceverà un buono per una cena presso un ristorante di cucina giapponese di Cagliari.
Il vincitore sarà proclamato entro 15 giorni dalla fine del Festival.

PRIVACY, RESPONSABILITÀ’ DELL’AUTORE E FACOLTÀ’ DI ESCLUSIONE

Ogni partecipante è responsabile del materiale da lui presentato al concorso. Pertanto si impegna ad escludere ogni responsabilità degli organizzatori del suddetto nei confronti di terzi, anche nei confronti di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. In nessun caso le immagini inviate potranno contenere dati qualificabili come sensibili. Ogni partecipante dichiara inoltre di essere unico autore delle immagini inviate e che esse sono originali, che non ledono diritti di terzi e che qualora ritraggano soggetti per i quali è necessario il consenso o l’autorizzazione egli l’abbia ottenuto. Gli organizzatori si riservano, inoltre, di escludere dal concorso e non pubblicare le foto non conformi nella forma e nel soggetto a quanto indicato nel presente bando oppure alle regole comunemente riconosciute in materia di pubblica moralità, etica e decenza, a tutela dei partecipanti e dei visitatori. Non saranno perciò ammesse le immagini ritenute offensive, improprie e lesive dei diritti umani e sociali.

DIRITTI D’AUTORE E UTILIZZO DEL MATERIALE IN CONCORSO

I diritti sulle fotografie rimangono di proprietà esclusiva dell’autore che le ha prodotte, il quale ne autorizza l’utilizzo per eventi o pubblicazioni connesse al concorso stesso e per attività relative alle finalità istituzionali o promozionali dell’Associazione Events Planning comunque senza la finalità di lucro. Ogni autore è personalmente responsabile delle opere presentate, salvo espresso divieto scritto si autorizza l’organizzazione alla riproduzione su catalogo, pubblicazioni, cd e su internet senza finalità di lucro e con citazione del nome dell’autore. Ad ogni loro utilizzo le foto saranno accompagnate dal nome dell’autore e, ove possibile, da eventuali note esplicative indicate dallo stesso. Si informa che i dati personali forniti dai concorrenti saranno utilizzati per le attività relative alle finalità istituzionali o promozionali della secondo quanto previsto dal D.Lg. 30 giugno 2003 n. 196. Il materiale inviato/consegnato non sarà restituito.

 

 

Laboratorio “Lo ZEN E L’ARTE DELL’ORIGAMI” al Festival della cultura giapponese in Sardegna-4°edizione-

Sabato 29 settembre al Festival della cultura giapponese organizzato dall’associazione culturale Events Planning sotto la direzione artistica di Antonella Fiori si svolgeranno dei laboratori particolari che uniranno la meditazione all’origami.

Davide Colombu Monaco Zen e insegnante di discipline meditative dell’Asia orientale, fondatore del Dojo Zen Chüshin 中心 “Nel Centro” a Marrubiu (OR), ci accompagnerà in un percorso meditativo in cui i partecipanti impareranno  quattro varianti caratteristiche della figura della gru: “l’orizuru”.

 

L’orizuru (折鶴‬ lett. “gru piegata”, da ori- “piegato” e tsuru “gru”), o gru di carta, è  la figura più classica di tutti gli origami giapponesi. Si tratta di una rappresentazione della gru della Manciuria, che ha un significato speciale nella cultura giapponese, in cui si ritiene possa vivere fino a mille anni.

Insieme alla disciplina dell’origami si  apprenderanno anche i quattro principi della cerimonia del tè giapponese ed in generale di tutte le arti dette Zen:

WA 和 – armonia

Wa è l’armonia completa di tutti gli elementi: le persone, gli oggetti, la natura e l’attitudine.

KEI 敬 – rispetto

Kei è la profonda riverenza verso tutte le cose ed è una caratteristica dell’umiltà.

SEI 清 – purezza

Sei contiene il pensiero della disciplina nella vita, della pulizia e della purezza.

JAKU 寂– tranquillità

Jaku significa calma anche in mezzo al caos. Essere in grado di creare un senso di calma è jaku.

Il laboratorio si svolgerà sabato mattina dalle 10:30 alle 12:00e si replicherà il pomeriggio dalle 16:30 alle 18:00. Sono laboratori rivolti agli adulti per cui è richiesta iscrizione all’associazione e prenotazione entro il 27 settembre.

Per questi laboratori restano ancora pochi posti per entrambe i turni.

Nella programmazione del festival le attività a numero chiuso sono riservate agli iscritti all’associazione Events planning ( chi non lo è potrà sempre richiedere il modulo via mail). Per partecipare alle attività a numero chiuso, iscrizione e pagamento andranno fatti entro il 27 settembre.

via mail

eventsplanning2015.info@gmail.com

o compilando il modulo sottostante.

I contributi richiesti sono di
15 euro per mezza giornata
20 per una giornata intera o 2 mezze giornate
30 per le due giornate complete.

Al momento dell’iscrizione le persone dovranno indicare a quali attività sono interessate in quanto alcune coincidono come orari.
Ovviamente chi si iscrive avrà libero accesso anche all’area espositiva dove vi saranno mostre, bancarelle, reiki e shiatsu…etc.

Ecco programmi e locandina dell’evento.

*** per i bambini c’è un programma a a parte. Anche loro saranno impegnati con giochi e laboratori contemporaneamente alle attività per adulti.

2.schema programma festival adulti

programma bambini

locandina aggiornata e corretta festival giappone2018

 

LA VESTIZIONE DEL KIMONO CON LA MAESTRA SACHIKO YAMAGUCHI al “Festival della cultura giapponese in Sardegna-4°edizione”.

Il 29 settembre a Cagliari, durante la 4° e forse ultima edizione del Festival della cultura giapponese in Sardegna, organizzato dall’associazione culturale Events planning sotto la direzione artistica di Antonella Fiori, unica opportunità in Sardegna, di poter assistere a una vera vestizione del kimono fatta da una Maestra giapponese.

La Maestra ospite è Sachiko Yamaguchi che ha studiato e preso il certificato per Maestra di vestizione del kimono presso la scuola Yamano dei Maestri Yoshhikane e Naka.

Nell’ottobre 1996 la Maestra Sachiko Yamaguchi ha ricevuto il Premio D’oro al concorso sulla Vestizione del kimono delle regioni Tôkai e Hokushin-etsu.

Il kimono e’ l’abito tradizionale giapponese. Letteralmente la parola significa “qualcosa da indossare” (da KIRU = vestire e MONO = cosa), per questo motivo il termine in passato indicava genericamente ogni abito, ma a partire dal IX secolo e’ stato utilizzato solo per indicare l’abito giapponese tradizionale e distinguerlo dagli indumenti di fattura occidentale indicati col termine “ YOFUKU”.

L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni.

Ogni donna giapponese, quando indossa il kimono, segue un codice che le permette di scegliere il kimono adatto all’occasione, cui accostare correttamente l’obi e gli accessori più indicati. Una vera e propria grammatica del kimono che tiene conto di quattro variabili :

1-l’età,

2-lo stato civile,

3-la stagione,

4-il livello di formalità.

Se nel passato tute le donne erano in grado di indossare il kimono da sole – ovviamente un abito informale, per tutti i giorni – oggi spesso questa capacità è più rara. Soprattutto per occasioni formali (ma anche semplicemente per una cena fra amici) spesso si reputa necessaria la presenza di una persona che aiuti a vestirsi. La vestizione del kimono diventa allora una vera e propria cerimonia alla presenza di una sensei il cui rituale rimanda alla tradizione estetica classica del Giappone.

Si potrà incontrare la Maestra Yamaguchi in 3 momenti del festival

  • sabato mattina, la conosceremo con un intervista dove parleremo delle sue arti, del suo paese e tradizioni
  • sabato sera farà la cerimonia di vestizione del kimono
  • domenica pomeriggio farà la dimostrazione di ikebana.

Per poter partecipare alla sua intervista e alle sue attività è necessario iscriversi all’associazione e pagare il contributo richiesto per la partecipazione al festival ENTRO LE 13:00 DEL 27 SETTEMBRE.

scrivendo a eventsplanning2015.info@gmail.com oppure compilando il format quisotto

I contributi richiesti (complessivi dell’iscrizione all’associazione, partecipazione alle attività a numero chiuso nell’ìarco temporale scelto e ingresso libero alla parte espositiva) sono di 
– 15 euro per mezza giornata
– 20 per una giornata intera o 2 mezze giornate
– 30 per le due giornate complete.

Al momento dell’iscrizione le persone dovranno indicare a quali attività sono interessate in quanto alcune coincidono come orari. In allegato i programmi completi delle 2 giornate.
Ovviamente chi si iscrive avrà libero accesso anche all’area espositiva dove vi saranno mostre, bancarelle, reiki e shiatsu, consulenti e agenzie viaggi, dimostrazioni (senza partecipazione all’allenamento) di karate, kyudo, aikido e spada giapponese.

2.schema programma festival adulti

programma bambini

 

 

 

 

il crisantemo: un fiore, diverse simbologie

Il 2 novembre in Italia è il giorno della commemorazione dei defunti. Il fiore simbolo di questa giornata è il crisantemo, non per qualche motivazione o simbologia particolare ma semplicemente perché la fioritura avviene proprio tra ottobre e dicembre. L’usanza di donare i crisantemi ai defunti si è sviluppata nei secoli ma non è possibile risalire al periodo esatto in cui ha preso piede. Molto probabilmente è stata introdotta  dalle persone dei  ceti meno abbienti, che avevano la possibilità di raccoglierli nei prati e nei sottoboschi dove crescevano spontaneamente.

In Oriente, invece, il crisantemo è un fiore dalla simbologia forte e positiva e, per questo motivo,  viene regalato anche ai matrimoni e in occasione di compleanni. Al crisantemo sono attribuite eccellenti virtù curative e medicinali, ha la capacità di sopravvivere anche in luoghi aridi, resistendo al gelo senza perdere i petali anche quando appassisce. Per queste ragioni gli infusi di fiori, foglie e steli di crisantemo e la rugiada che nottetempo si raccoglie sulle corolle erano usati dai maghi taoisti della Cina come elisir di lunga vita. Da queste usanze dell’antichità discende la preparazione di kiku sake, vino di riso aromatizzato con petali di crisantemo, al quale viene attribuita l’efficacia nel prevenire le malattie e prolungare la vita.

Per la sua simbologia il crisantemo con raggio a 16 petali, (che ricorda un sole con i suoi raggi) è stata adottata come simbolo della Famiglia Imperiale (e quindi simbolo nazionale). In origine era concesso coltivare questa specie solo all’Imperatore, all’interno dei Giardini Imperiali, e la riproduzione dell’immagine era autorizzata solo a pochi artigiani accuratamente scelti. Il primo a voler utilizzare tale simbolo fu l’ Imperatore Gotoba (1183-1198) che si fece costruire una spada decorata con crisantemi.  Anche il trono su cui siede l’Imperatore è detto “del Crisantemo”e il “Supremo ordine del crisantemo” è il più importante riconoscimento che l’imperatore può concedere.

Ad eccezione del crisantemo a 16 petali, che è riservato alla casata imperiale, in generale il crisantemo lo si ritrova in 150 stemmi di famiglia nobiliare. La corolla stilizzata di un crisantemo a sedici petali secondo la tradizione, deriva la propria legittimità dall’investitura ricevuta dalla dea del sole Amaterasu.

Per il nono giorno del nono mese la corte soleva indire una “festa per la contemplazione dei crisantemi” (kangikukai), invitando ospiti di grande distinzione e rango. Inizialmente tale festa era dedicata alla celebrazione del Sole, poi si trasformò in una festa dedicata ai fiori poiché il nono giorno del nono mese, coincideva con l’inizio della stagione fredda e concludeva il periodo attivo e creativo dell’annata: nella corolla di crisantemo è sempre stata ravvisata l’immagine del disco solare circondato dalla sua corona di raggi, la celebrazione aveva lo scopo di impedire il decadimento della luce solare e il calo dell’energia vitale degli uomini, garantendo il benessere della comunità.

La festa consiste nell’allestire ed esporre crisantemi in vaso di innumerevoli varietà, all’aperto, nei parchi delle città e nei villaggi, al riparo di apposite tettoie. Questa usanza ha radici antiche: nelle prime decadi del XVII secolo la coltivazione dei crisantemi divenne un vero e proprio passatempo fra i samurai e nella stessa epoca svariati signori feudali istituirono speciali esposizioni di crisantemi nei parchi delle loro residenze, indicendo feste per un privilegiato e ristretto numero di invitati, chiamati a gioire della bellezza dei fiori. Queste manifestazioni vennero in seguito imitate anche dai semplici cittadini, i quali restavano fino a notte tarda per ammirare le esposizioni dei crisantemi nei giardini o nei parchi pubblici.

Lo scorso anno, durante lamia permanenza in Giappone ho potuto ammirare alcune esposizioni di crisantemi al festival del sakè che si celebra a Dazaifu proprio in questo periodo. Ecco alcune mie foto:

 

L’espressione del crisantemo come simbolo di pace è rappresentata e ribadita, in Giappone, anche dalla scelta del disegno del crisantemo per il francobollo da 2 Yen, emesso in ricordo della firma del trattato di pace che mise fine alla guerra del Pacifico.

Legate a questo fiore vi sono diverse leggende che lo accostano alla vita e alla fine di essa. Una è la seguente:

“Un tempo, in un villaggio, viveva una graziosa fanciulla con i suoi genitori. Intorno alla loro casetta sbocciavano tanti bellissimi fiori che la bambina curava con amore. Purtroppo i giorni della serenità cessarono di colpo, quando il padre della ragazza dovette partire per la guerra. Per qualche tempo madre e figlia si rassegnarono all’attesa, ma quando fu certo che l’uomo non sarebbe più tornato, la madre si ammalò gravemente di malinconia. La bambina cominciò a temere di perdere anche lei.

Disperata si rivolse alla Madonna per sapere quale rimedio avrebbe fatto guarire la madre. Ma questa scosse il capo. Le disse di tornare a casa, di scegliere un fiore del suo giardino e di contarne i petali. I giorni di vita della sua mamma sarebbero stati tanti quanti i petali del fiore.

Purtroppo la fanciulla non trovò fiori con più di sette petali, troppo pochi… ebbe però un’idea: tagliò ogni petalo del fiore prescelto in innumerevoli striscioline, che corrispondevano ad altrettanti giorni.Così i petali divennero molti e la mamma visse per tanti anni.

Fu così che nacque il crisantemo, il fiore dai mille petali. Un fiore generato dalla forza dell’amore di una fanciulla per la sua mamma.”

Antonella Fiori

haiku di Matsuo Basho

Non un grano di polvere
a turbare il chiarore
del crisantemo bianco.

 

sitografia

Commemorazione dei defunti: perché i crisantemi?

Crisantemo: storia, leggende e linguaggio dei fiori

https://www.giardinaggio.org/fiori/significato-fiori/crisantemo-significato.asp

https://it.wikipedia.org/wiki/Commemorazione_dei_defunti

ATTIVITÀ PER BAMBINI 4-9 ANNI FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE IN SARDEGNA- 3° EDIZIONE

Il FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE organizzato dall’associazione Events planning con il patrocinio del Comune di Cagliari e della città Metropolitana di Cagliari si terrà il prossimo week end sabato 30/09 dalle 16:00 alle 20:00 e domenica 1/10 presso il Lazzaretto di Sant’Elia.

Come nelle precedenti edizioni vi sono varie attività per adulti e laboratori a tema per i più piccoli.

Per i bambini dai 4 ai 9 anni le attività sono varie.

Anche per i laboratori per i più piccoli è richiesta la prenotazione e un piccolo contributo.

Il/i genitore/i che accompagna il bambino deve essere iscritto all’associazione. Chi non è iscritto può sempre richiedere il modulo di iscrizione all’associazione Events planning via mail e pagare la quota annuale, valida per il 2017, di 10€.

Per i laboratori dei bambini è richiesto un contributo per tutte le attività di ogni mezza giornata (sabato sera 16:00-20:00/ domenica mattina 9:30-13:00/ domenica sera 16:00-20:00) pari a 5€. Per chi iscrive il proprio bambino a tutte le attività delle 2 giornate il contributo è di 10€.

Quali sono le attività?

sabato dalle 16:30 alle 20:00 circa

LABORATORIO KAMISHIBAI insieme a Jenni Carboni dell’ass. Events planning.

Il Kamishibai è una forma di narrazione per immagini che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo, dove i monaci, utilizzavano gli emakimono per narrare ad un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.

Il laboratorio sarà strutturato in tre parti: Inizialmente Jenni Carboni racconterà la favola giapponese “kaguyahime” , dopo di che i bambini saranno impegnati in un laboratorio artistico durante il quale inventeranno e  disegneranno delle storie e impareranno a raccontarle con la tecnica del teatro per immagini. A fine serata racconteranno di fronte ai presenti le proprie storie.

domenica mattina 1/10/17

10:00-11:45

LABORATORIO CULTURALE -ARTISTICO a cura di Antonella Fiori e Emanuela Spiga dell’Ass. Events planning
laboratorio culturale diviso in 3 parti:
1- PARTE CULTURALE  in cui con l’ausilio di fotografie si descrivono aspetti geografici del Giappone, leggende, modi di fare, etc…
2- RACCONTO DELLA FAVOLA GIAPPONESE ” LA GRATITUDINE DELLA GRU”
3- LABORATORIO DI ORIGAMI : figure coniglio, t-rex e fiore di loto

12:00-12:45

LABORATORIO DI DISEGNO ARTISTICO a cura di Francesco Fanti

Un laboratorio in cui i bambini disegneranno alcuni simboli caratteristici della cultura giapponese come i fiori di ciliegio..

domenica sera

16:30-17:30 GIOCHI DAL GIAPPONE

fukuwarai

Un gioco in cui i bambini avranno di fronte la sagoma di un volto e tutti i ritagli delle parti del viso. I bambini bendati dovranno disporre su di essa le varie parti .

wanage

il gioco degli anelli. I bambini, organizzati in squadre, dovranno lanciare degli anelli su dei birilli. Ogni birillo avrà un punteggio diverso e vince la squadra che accumula più punti.

17:40

visione film “ponyo sulla scogliera”

TERMINE DELLE ISCRIZIONI : il 28 settembre

eventsplanning2015.info@gmail.com

programma bambini

programma adulti sabato

programma adulti domenica mattina

programma adulti DOMENICA SERA

 

 

LABORATORIO DI CERAMICA RAKU CON iL CERAMISTA GIGI PILIA

Il festival della cultura giapponese, organizzato dall’associazione culturale Events planning si terrà quest’anno a Cagliari il 30/09 e l’1/10/17 nella meravigliosa location del Lazzaretto.

Tra le attività riservate agli iscritti all’associazione e prenotate entro il 28 settembre con pagamento di un contributo c’è anche un LABORATORIO DI CERAMICA RAKU  a cura del ceramista Gigi Pilia.

Gigi Pilia nasce come costruttore di strumenti musicali etnici di varie tipologie, la cui curiosità e la voglia di sperimentare lo hanno portato a realizzarne in terracotta portandolo così alla scoperta e allo studio del mondo della ceramica. In continuo aggiornamento, è arrivato a ideare e costruire un forno che si adattasse alle sue esigenze di cottura.

Il raku è diventata una vera e propria passione per Gigi Pilia tanto che attualmente tiene anche dei corsi presso il suo studio a Monserrato.

Chi si iscriverà al laboratorio di circa 4 ore  che si terrà durante il festival avrà in dotazione un precotto con dei simboli giapponesi , e sotto la guida dell’istruttore, dopo alcuni cenni teorici, provvederanno a “colorarli” con l’uso di sostanze chimiche. Dopo di che si procederà alla cottura in forno. Il prodotto finito sarà di proprietà di ciascun partecipante.

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La ceramica raku nacque per caso per opera del ceramista di Kyoto Chojiro. Nella sua bottega venivano prodotte soprattutto tegole in argilla. Con la stessa tecnica Chojiro iniziò a produrre delle ciotole tondeggianti , utilizzando lo stesso tipo di argilla, ricca di sabbia silicea. Per la cotture di queste ciotole dovette costruire un forno particolare che permettesse di fare una cottura rapida. Inaspettatamente le ciotole riscossero notevole successo e Chojiro per riuscire a rispettare tutte le ordinazioni dovette iniziare a estrarre i prodotti ancora caldi dal forno con l’ausilio di pinze e metterle in della segatura per raffreddarle.

Così nacque la tecnica raku la cui particolarità sta nella seconda cottura. dopo la cottura di circa tre ore, il pezzo ancora incandescente, viene estratto con delle pinze e riposto su di un contenitore con del materiale facilmente combustibile. Il contatto con la segatura scatena l’accensione di una fiamma che brucia il combustibile. dopo di che si immerge l’oggetto nell’acqua per eliminare i segni della combustione.

 

 

Per tutte le info sul festival scrivere una mail a eventsplanning2015.info@gmail.com

qui di seguito i programmi per adulti e per bambini da 4-9 anni

Antonella Fiori

programma adulti sabato

programma adulti domenica mattina

programma adulti DOMENICA SERA

programma bambini

 

 

 

 

 

SHIATSU: CONFERENZA E MINI TRATTAMENTI – festival della cultura giapponese in sardegna

Quest’anno al festival della cultura giapponese, che si terrà il 30 settembre e l’1 ottobre presso il Lazzaretto di Sant’Elia, organizzato dall’associazione culturale EVENTS PLANNING, con il patrocinio del Comune di Cagliari e della Città Metropolitana di Cagliari,si darà spazio anche alla conoscenza delle tecniche legate al benessere fisico della medicina giapponese.

Caterina Serra, operatrice shiatsu della shiatsu&co ( http://www.shiatsucaterinaserra.it/ ) sarà responsabile dell’area shiatsu dove le persone iscritte all’associazione e prenotate entro il 28 settembre, potranno provare sul proprio corpo l’esperienza di questo tipo di massaggio.

Oltre ai mini trattamenti sarà possibile partecipare ( sempre con prenotazione) alla conferenza dal titolo “ lo shiatsu: un percorso per l’armonia” che sarà tenuta il sabato 30 settembre dalle 18:30 alle 19:10 dalle operatrici shiatsu Maddalena Mesina e Monica Badas.

Un trattamento shiatsu consiste in una manipolazione in genere molto piacevole e rilassante e consiste in pressioni, con i palmi delle mani e con i pollici, mantenute per alcuni secondi in punti e aree che sono propri dell’agopuntura. Vengono inoltre praticate trazioni e mobilizzazioni dolci delle articolazioni. Non viene mai forzata la mobilità naturale e gli eventuali “nodi” o tensioni non vengono mai sciolti con la forza, ma si opera sempre attraverso il bilanciamento graduale sino ad ottenere l’equilibrio. Usualmente non si opera direttamente sulla cute, perciò si usa una tuta comoda e dei calzini in tessuto naturale. (descrizione presa da http://www.shiatsucaterinaserra.it/trattamenti/shiatsu)

Queste attività sono riservate ai soci dell’associazione, chi ancora non è iscritto può richiedere il modulo alla mail dell’associazione e chiedere tutte le info su contributi di partecipazione.

Per quanto riguarda i contributi richiesti vi sono diverse opzioni, si va da un minimo di 15€ a un massimo di 40€ per chi partecipa a più attività nelle due giornate.

Esempio di percorso per un contributo di 15€

sabato:

-conferenza costume giapponese: storia, evoluzione e canoni di bellezza

-mini trattamento shiatsu

-visita mostre

-conferenza “lo shiatsu: un percorso per l’armonia”

-conferenza: “tatuaggio giapponese: storia e iconografia

 

Qui sotto i programmi completi delle due giornate.

programma adulti sabato

programma adulti domenica mattina

programma adulti DOMENICA SERA

programma bambini

 

Festival della cultura giapponese. PERCORSO SAMURAI 2 Dall’ evoluzione del costume giapponese allo IAIDO.

Il festival della cultura giapponese, terza edizione, organizzato dall’associazione culturale Events planning si svolgerà a Cagliari  al Lazzaretto di Sant’elia nel week end  30/09/17 e 1/10/17. L’evento ha il patrocinio del comune di Cagliari e della provincia metropolitana di Cagliari.

Come già scritto nei precedenti articoli, per partecipare alle attività a numero chiuso è necessario richiedere l’iscrizione all’associazione  prenotare le attività pagando il relativo contributo. Si va da un minimo di 15€ a un massimo di 40 (per percorsi che prevedono più attività nelle due giornate)

E’ possibile fare diverse attività durante il festival con diverse combinazioni, gli interessati a partecipare potranno richiedere l’elenco dei percorsi proposti da noi o fornire l’elenco delle attività interessate .

Ad esempio tra le nostre proposte ci sono dei percorsi che prevedono la partecipazione a entrambe le giornate. Nel percorso samurai 2 con un contributo di 35 euro (compresa l’iscrizione all’associazione/rinnovo quota) è possibile fare le seguenti attività:

sabato 30/09/17 a partire dalle 16:00

  • conferenza “il costume giapponese-storia, evoluzione e canoni di bellezza” a cura della presidente dell’ass. Events planing Antonella Fiori
  • cerimonia del tè con Kaoru Kobayashi
  • visita mostre
  • conferenza: “il tatuaggio giapponese- storia e iconografia” a cura del tatuatore Francesco Fanti

prosegue poi la domenica mattina

  • alle 8:00     meditazione zazen con il Monaco Roberto Hozan
  • dalle 10:00  lezione pratica di IAIDO a cura della Scuola di spada giapponese di Cagliari

e la domenica sera

  • conferenza “il budo e la via del samurai” a cura del Dott. Massimiliano Zonza
  • visione film “ponyo sulla scogliera

oppure

  • conferenza “il budo e la via del samurai” a cura del Dott. Massimiliano Zonza
  • presentazione libro di Maria Grazia Dessi “Dialogando con 50 foglie” e presentazione e lettura di poesie in stile tanka e haiku
  • meditazione

Per info varie e iscrizioni:  eventsplanning2015.info@gmail.com

programma adulti sabato

programma adulti domenica mattina

programma adulti DOMENICA SERA

programma bambini

 

LA CERIMONIA DEL TÈ giapponese a Cagliari con la Maestra KAORU KOBAYASHI- festival della cultura giapponese in Sardegna

Durante la terza edizione del FESTIVAL DELLA CULTURA GIAPPONESE IN SARDEGNA che si svolgerà a Cagliari il 30/09/17 e l’1/10/17 presso il Lazzaretto di Sant’Elia ci sarà la possibilità, per i soci dell’associazione che si saranno prenotati, di assistere al rito della cerimonia del tè giapponese che in giapponese si chiama Cha No Yu (茶の湯).

Per chi vuole partecipare ma non è ancora socio può inviare una mail per avere tutte le informazioni sul festival a eventsplanning2015.info@gmail.com.

Per il secondo anno consecutivo sarà nostra ospite la MAESTRA KAORU KOBAYASHI che eseguirà il rito della cha no yu, un rito che non consiste nel semplice atto di versare in modo aggraziato del tè in una tazza. Chi ha potuto assistere, almeno una volta, al rito saprà che si tratta di un momento dove armonia, rispetto, purezza e tranquillità si fondono. Non tutte le cerimonie del tè sono uguali, infatti ogni singolo rito deve entrare in armonia con gli ospiti, la stagione e gli utensili che si utilizzano. Ogni oggetto viene preso con delicatezza, maneggiato in modo quasi sacro e diventa  un tutt’uno con il maestro che li utilizza.

La cha no yu si basa sui principi zen di sobrietà e semplicità, è un momento di purificazione in cui tutto ciò che è negativo e vecchio viene eliminato per dar spazio al nuovo e al bello…all’energia positiva per entrare in sintonia con la natura abbandonando i vincoli e i legami del mondo materiale.

Il tè utilizzato è il tè verde macha.

Foto scattate nel mio viaggio in Giappone presso la Den-Emon Ito Residenz a IIzuka

stanza della cha no yu

Antonella Fiori